Il  modello  organizzativo  innovativo  coordinato,  ha  come   fine   ultimo  il  promuovere  in  modo   stabile   la collaborazione tra  scuole e imprese, per sostenere la diffusione della cultura  tecnica  e scientifica,  la ricerca  e il trasferimento  tecnologico,  quale  strumento  utilizzato  per  rafforzare  ed  offrire   un  migliore  orientamento scolastico e professionale  agli studenti, ai giovani, ai NEET, ed è un’efficace condizione di supporto  e scambio con il  sistema  economico e produttivo del  territorio, chiamato   a tener  conto  delle  competenze   emergenti e a rispondervi sulla base di un linguaggio comune ai diversi sistemi, con riferimento ad una correlazione fra il sistema educativo e le filiere produttive. Il progetto si svilupperà intorno a due direttrici innovative:
1.  Innovazione metodologica e tecnologica,sperimentazione e ricerca tradotta nella realizzazione del Fablab BRIANZA 2025.
2.  Formazione e riqualificazione attraverso l’offerta formativa dei laboratori degli Istituti partnerIl FabLab  quale innovazione metodologica e tecnologica di sperimentazione e ricercaBRIANZA   2025  sarà  una  vera  e  propria   bottega   moderna, equipaggiata soprattutto  con  macchine   per  la fabbricazione digitale; sarà uno  spazio per la condivisione  di conoscenze  e un luogo  dove  individui e imprese avranno accesso ad attrezzature, processi e persone in grado di trasformare idee in prototipi e prodotti; un luogo in cui la manualità si sposerà con la tecnologia, dove le idee potranno crescere e diventare qualcosa di concreto. Un luogo di incontro tra persone con formazioni eterogenee, che risultino straordinariamente complementari per concepire   progetti  innovativi:  artigiani tradizionali,  esperti   di  elettronica,  grafici,   informatici;  un  luogo   di formazione tecnica  che si fonda  sull’assunto  “se faccio  imparo”. La proposta  che verrà  fatta  ad insegnanti e studenti delle  scuole  si tradurrà  in un’esperienza  didattica completamente nuova  perché  permetterà  accanto all’aspetto tecnologico di trasmettere, ai partecipanti, lo spirito dei makers con un ampio bagaglio  di competenze in  grado  di  padroneggiare tutti  i possibili  processi  di fabbricazione digitale   integrata. Uno  spirito   volto   a condividere l’interesse  verso  l’apprendimento di  capacità  tecniche  e la  loro  applicazione   creativa  al  fine  di fabbricare  oggetti o inventare  soluzioni  innovative, un do it yourselj, con l’impiego anche di tecnologie hw e sw open.  Questa  esperienza  svilupperà   inoltre   negli  allievi capacità  di  tipo   trasversale:  impareranno infatti  a collaborare e condividere strumenti, progetti e processi; acquisiranno  spirito  imprenditoriale ormai fondamentale per un giovane che intende  inserirsi nel mondo del lavoro di oggi. Crediamo  che il nostro territorio, manifatturiero per  tradizione,  sia il posto  adatto  per  diffondere  una  nuova  visione di  tecnologia  e artigianalità,   ideale  per coltivare   la  storica  propensione  al  fare  dei  suoi  abitanti e  dare  spazio  al  desiderio   di  rinnovamento  delle generazioni più giovani.La ricerca sarà rivolta  allo studio  dei materiali di base e innovativi finalizzato a fornire  conoscenze specifiche  in riferimento alle  proprietà  chimiche, fisiche, meccaniche  e tecnologiche dei  materiali di  base e dei  materiali innovativi del settore  legno/arredo, sviluppando  la capacità di conoscere gli aspetti teorico-scientifici della scienza dei materiali finalizzati ad identificare, formulare e risolvere  problemi complessi  anche in modo  innovativo. Le innovazioni di prodotto  e la ricerca tecnologica sono da sempre due caratteristiche distintive delle imprese, una chiave determinante del vantaggio competitivo di quest’area. Proprio per la sua valenza strategica, in questa fase di difficoltà del mercato, innovare è diventato ancor di più un fattore vincente, una condizione per rimanere  vitali e competitivi. Innovativo sarà anche lo sperimentare una didattica  social attraverso l’utilizzo dei social network come  mezzo per integrare alunni, docenti  e territorio di appartenenza. Infatti  oltre  al proprio sito internet  che servirà per presentare  le attività, i video tutorial sull’utilizzo delle machine, mostrare  le novità, tutti i laboratori si baseranno  sull’interazione  e  lo  scambio,  utilizzando  come  strumento i  social  network. Per  questo  motivo BRIANZA 2025 avrà inoltre il suo profilo  ed una fan page. Questo permetterà da una parte  di creare gruppi  che interagiranno direttamente fra di loro anche in chat, dall’altra di avere l’ufficialità e la gestione  di una fanpage. Una vera e propria  bacheca di interscambio dove attraverso materiale condiviso, esperienze pestate, interviste a professionisti o ex studenti, che raccontano qual è stato il loro percorso di studi e lavorativo per arrivare a ricoprire quel  ruolo  professionale,  si renderà  più  curioso,  attivo e partecipe  il  discente.  Questa  scelta, fondamentale, permetterà di  trasferire   feedback  ed intessere  relazioni  soprattutto col territorio di  appartenenza. Il  FabLab BRIANZA 2025 sarà dunque un luogo  dove idee e concetti saranno realizzati  ma vista l’eterogeneità dell’utenza sarà necessaria  la presenza  di una  figura  di responsabile/direttore. Nello  specifico  di un  FAB-Manager,  con competenze   e  conoscenze  in  diversi  ambiti che  vanno  dall’elettronica  alla  meccanica,  dall’informatica  alla prototipazione; il docente  individuato per rivestire  tale ruolo  seguirà il corso da FAB-Manager  alla Fab Academy (programma di fabbricazione digitale  diretto da Neil Gershenfeld del MIT’s (enter For Bits and Atoms  CBA). Sarà la figura  che indirizzerà  e organizzerà  il lavoro,  fornendo le indicazioni  principali e assicurando  la qualità  dei risultati, verificando anche che le attività dei laboratori satellite  siano in sintonia  con l’impostazione progettuale ed in simbiosi con il fablab. In sintesi può essere considerato  come il garante della qualità  dei risultati prodotti dal laboratorio. Tra le sue funzioni  caratteristiche ci sarà anche quella di confrontarsi con enti esterni ed essenziale sarà la sua posizione nell’ambito di un lavoro di équipe, in collaborazione anche con università  e centri di ricerca.La formazione attraverso l’offerta  formativa dei laboratori degli Istituti partner. Gli Istituti del territorio coinvolti nel progetto, avranno, in relazione  alle loro  peculiarità  ed esperienza  nei vari settori  di riferimento, un ruolo  di completamento del  sistema  complessivo,  che partendo dalla  fabbricazione digitale, trasformeranno il modo  di pensare, inventare-progettare e fabbricare. l laboratori diffusi che faranno capo  al Fablab  “BRIANZA   2025” contribuiranno all’approfondimento  delle  tematiche relative   ai processi   di fabbricazione e saranno la base della ricerca  specifica in ogni  settore  di competenza. Tali laboratori verranno aperti  al territorio in modo  da poter  accogliere  più soggetti contemporaneamente. Tutto questo permetterà un “dialogo” tra i presenti e le macchine collegate, la rete c on aziende, Università ed il Fablab centrale. Questo layout del  laboratorio  è  funzionale   agli  apprendimenti  e  al  lavoro   di  ricerca – azione,  infatti tutti  coloro   che  ne usufruiranno potranno autoapprendere, apprendere  in modo  cooperativo, lavorare  in gruppo, gestire  i problemi con  il  problem solving  e  il  problem setting,  in  un  contesto   di  simulazione   aziendale.  Sono  stati  concepit soprattutto come  una nuova  metodologia di apprendimento non  solo come  luoghi  nei quali  studenti e non mettono in pratica  quanto  appreso  a livello  teorico attravérso  la sperimentazione di protocolli standardizzati, tipici delle discipline  scientifiche, ma soprattutto come una metodologia didattica innovativa, che coinvolge  tutte le discipline, in quanto  facilita  la personalizzazione del processo di insegnamento/apprendimento che consente ai discenti  di acquisire  il sapere attraverso  il fare, dando  forza all’idea  c he la scuola è il posto  in cui si impara ad imparare  per tutta la vita. Il  lavoro  nei  diversi  laboratori e le attività ad essi connesse  sono particolarmente importanti perché  consentono  di attivare  processi didattici in cui gli allievi  diventano protagonisti e superano l’atteggiamento di passività e di estraneità  che caratterizza  spesso il loro  atteggiamento di fronte  alle lezioni frontali. L’impianto generale  ric hiede che l’attività laboratoriale venga supportata dalla comprovata capac ità di usare conoscenze, abilità  e capacità personali, soc iali e/o metodologiche, in situazioni  di lavoro o di studio e nello sviluppo  professionale  e/o personale.  L’attività di laboratorio, condotta con un approccio  operativo ai processi tecnologic i, può coniugare  l’attitudine degli studenti  alla concretezza e all’azione  con la necessità di far acquisire loro  i quadri  concettuali che sono indispensabili per l’interpretazione della realtà e la  sua trasformazione. Se si pensa  che  tutto questo  viene  poi  stimolato  e  supportato  dall’introduzione  di  nuove  tecnologie  di  digitai fabrication, cercando di ridurre  quel gap temporale tipico  italiano per il quale l’arrivo  della tecnologia nelle scuole avviene quanto  questa è già sulla via dell’obsolescenza, il tutto diventa più proficuo. Un approccio  dunque di tipo “problem  solving”  che le stampanti 3D, così come la robotica, Arduino, e la filosofia maker  in generale, sono in grado  di sviluppare.  Il progetto è così particolarmente interessante  anche per tutti quei soggetti che i percorsi tradizionali di  istruzione  e formazione non  hanno  saputo  coinvolgere. Ai giovani non  occupati,  ad  esempio, verranno offerti tutti i servizi propedeutici al collocamento al lavoro e alla propria riqualificazione, riconoscendone i bisogni e gli interessi, valorizzandone  le risorse intellettuali, relazionali ed operative, promuovendone le capacità ai fini  di una migliore  integrazione socioculturale; ai lavoratori a bassa professionalità e i lavoratori over  45, soggetti maggiormente a rischio di espulsione, verranno  offerti percorsi di qualificazione e diversificazione delle competenze  professionali.l laboratori satellite che verranno attivati riguarderanno:
1.    Laboratori CAD, Laboratori CAM, CNC Mettendo a disposizione  dell’utenza  tali  laboratori (attrezzati con  computer con  software   di CAD  2D e 3D, software di gestione  del post- processing CAM, macchine utensili a CNC, macchina  di prototipazione e macchine per il controllo dimensionale dei pezzi) ed attivando corsi che saranno per aree tematiche (es. sulla macchina di prototipazione o sulla gestione  della  macchina  per il rilievo  delle  dimensioni dei prodotti)  si svilupperanno a diversi livelli le competenze  e le conoscenze necessarie all’utilizzo dei macchinari.
2.  Laboratorio di robotica La scelta della robotica  è legata  alla sua comprovata efficacia  didattica sia dal punto  di vista metodologico  che tecnologico,  alla  sua interdisciplinarietà, al  suo  potenziale   di  orientamento verso  le  carriere  scientifiche  e tecnologiche.  La  robotica,  infatti,  viene   utilizzata   anche   per   acquisire   un   metodo  di   ragionamento  e sperimentazione basato  sul metodo scientifico. Secondo l’esperienza  consolidata  in tutto il mondo,  in scuole, musei, centri  di ricerca didattica, l’uso dei robot nella didattica offre  diversi vantaggi  che derivano  proprio  dalle caratteristiche di questo particolare “strumento” di studio:  la robotica  raccoglie  tutte le competenze  necessarie alla costruzione  di macchine  (meccanica,  elettrotecnica, elettronica), di computer, di programmi, di sistemi  di comunicazione, di reti;  il profilo  particolare di questa  disciplina  potenzia  la creatività e la capacità  di problem solving  negli  studenti, nonché  la  loro  capacità  di comunicazione, cooperazione e lavoro  di gruppo; il fascino  e l’interesse  derivante  dall’interazione con i robot  consente  in molti casi il recupero  motivazionale degli studenti, combattendo  così  anche  la  dispersione   scolastica  e  l’allontanamento  dal  sistema  scuola.  Tale  laboratorio consente di svolgere attività dalla scuola primaria  fino all’università soprattutto in connessione con le attività  del FabLab. La  realizzazione   di  un  laboratorio tecnologico di  robotica   con  vere  apparecchiature industriali, sebbene  di dimensioni ridotte, consente di svolgere attività che si raccordano  sia con il modello scolastico tradizionale (che punta  alla formazione delle  basi) sia con la specificità  delle  soluzioni industriali. Il  laboratorio così concepito permette dunque di rispondere  sia ad esigenze interne  di innovazione  curricolare  e apertura  di nuove curvature nei programmi di materia, sia a bisogni formativi esterni e di raccordo  tra scuola e industria. L’interconnessione del laboratorio con il FabLab affonda  le radici  nella possibilità  di cooperare  e collaborare con la rete  al fine  di integrare  la modellizzazione e la prototipazione 3D, specifica  degli  altri  laboratori, nella  realizzazione  fisica  di piccoli sistemi automatici ideati e progettati all’interno del laboratorio di robotica.
3·  Laboratorio di elettronica ed elettrotecnica Nel settore  elettronico ed elettrotecnico, allo stato  attuale,  nella provincia  di Monza  e Brianza sono carenti  le strutture ad accesso pubblico adeguatamente attrezzate e in grado  di rispondere  alle esigenze provenienti dal territorio in termini di formazione e sviluppo industriale. Al fine di costituire una rete formativa, in sinergia con le altre strutture dei”FabLab”, il laboratorio metterà a disposizione un luogo in cui c ostruire competenze  basate su strumentazione innovativa  virtuale  per il progetto di apparecchiature di controllo ed automazione, con possibilità di acquisizione,  elaborazione e distribuzione di dati da e verso sistemi  complessi, compresi quelli  tipicamente legati  alla vocazione  produttiva territoriale. Il laboratorio e la rete  di risorse ad esso collegate  potrà  costituire punto di riferimento anche per l’acquisizione  di competenze  certificate nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.
4·  Laboratorio di prototipazione e realizzazione di oggettistica a tutto tondo, realizzazione di stampe calcografiche su matrici di diversi metalliIl  laboratorio intende   completare il  processo  di  territorializzazione dei laboratori del  distretto  legno-arredo ampliando l’offerta di attività verso proqetti dedicati all’arredamento e al desiqn in interconnessione con il Fablab  (prototipi e realizzazione  di oggettistica a tutto tondo, realizzazione  di stampe calcografiche su matrici di diversi metalli). Obiettivo è quello di unire le tecnologie più avanzate con la tradizione territoriale della Brianza che vede nella produzione degli oggetti di design la somma di passato e futuro. L’innovativa stampa laser verrà introdotta mediante le tradizionali tecniche calcografiche.
5·  Laboratorio di sperimentazione in ambito Textile DesignIl laboratorio avvalendosi  nella rete  dell’unico Istituto della provincia  di Monza  e Brianza ad avere all’attivo un corso  “Sistema   Moda  – Textile   Design”,  si  inserisce  ottimamente nel  contesto   territoriale  dove  è  forte   la tradizione artigianale  legata al mobile/arredo. Tali tipi di prodotti non possono prescindere  dal materiale tessile, che oggi assume identità sempre  più tecnologiche. Ultima  frontiera sono i 3D textiles: un tipo  di “artigianato digitale” che  ben  si colloca   nelle  nuove  nicchie  di  mercato   emergenti  nel  settore   moda -tessile-arredo.  Il Laboratorio  ha  tutte le  caratteristiche per  divenire   un  polo  accentratore  per  tutte le  piccole/medie realtà imprenditoriali e soprattutto per le molte  start-up presenti  sul territorio brianzolo, che operano  a vari livelli  sul tema  dell’innovazione tessile. Nell’ottica della realizzazione  del Fablab Brianza 2025 diventerebbe il luogo  di sperimentazione specificatamente tessile. Forte  delle competenze  tecnico/pratico/progettuali in ambito textile design, delle connessioni  che negli ultimi anni la scuola ha stabilito con le aziende  sul territorio (anche in virtù dell’alternanza scuola lavoro)  e creando  un network con gli altri  laboratori satellite  per lo scambio  di persone, idee, competenze, aprirà al territorio fornendo spazi, attrezzature e conoscenze per accompagnare  nel mondo del lavoro   studenti neo  diplomati/laureati  e  per  creare  nuove  prospettive  a  coloro   che  sono  rimasti   legati  a competenze tecniche in ambito tessile ormai sempre meno richieste dal mercato del lavoro.
SISTEMA DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Il progetto prevede  un’azione  sistematica   di monitoraggio dell’andamento per  riuscire  a verificare  in  modo analitico  il raggiungimento o meno  degli  obiettivi prefissati.  Il monitoraggio intende  rilevare  il  gradimento e l’efficacia  dei percorsi intrapresi. Il gradimento verrà valutato attraverso  la somministrazione di questionari dedicati e l’efficacia  verrà  misurata attraverso indicatori di successo rispetto agli obiettivi del progetto. Il monitoraggio avverrà sia in itinere  che ex post.