Il mercato del lavoro sta vivendo una fase di profonda trasformazione: grazie al supporto delle nuove tecnologie nuove professioni nascono e vecchi mestieri cambiano anche in maniera radicale. È quindi di primaria importanza che accanto alla formazione disciplinare tradizionale siano attivati percorsi di sviluppo di abilità e competenze digitali, con una attenzione particolare alle metodologie di critcal thinking, nell’orizzonte di una concezione dell’apprendimento non più legata a saperi ed abilità monolitici, ma in continuo mutamento, secondo la fortunata formula del lifelong learnig. Anche le singole competenze digitali devono dunque essere formate non in modo autoreferenziale, ma come strumenti organici in grado non solo di permettere di decodificare le novità di cui siamo circondati, ma di saperle declinare a seconda delle esigenze specifiche dei diversi mestieri. Scopo del progetto non è solo quello di fornire le competenze, ma di creare un luogo capace di attirare e mettere in connessione attiva tutti i soggetti interessati ai processi formativi e produttivi. Per questa ragione il progetto prevede l’istituzione di laboratori territoriali in grado di fornire e far acquisire le competenze digitali, secondo i diversi livelli richiesti dai diversi contesti educativi e lavorativi, da quelle base necessarie per essere soggetti attivi e partecipi rispetto le nuove dinamiche di cittadinanza e lavoro, a quelle intermedie o avanzate, fino a rispondere alle richieste sempre più specifiche provenienti dai soggetti presenti sul territorio. Destinatari dei laboratori saranno non solo gli studenti inseriti nei percorsi formali di istruzione, ma anche i giovani non occupati, ai quali verranno offerti tutti i servizi propedeutici al collocamento al lavoro e alla propria riqualificazione, i lavoratori a bassa professionalità e i lavoratori over 45, soggetti maggiormente a rischio di espulsione, per i quali, attraverso la tutela dei livelli occupazionali, si cercherà la qualificazione e diversificazione delle competenze professionali finalizzate al miglioramento della competitività delle imprese. Il punto focale del rapporto tra i diversi soggetti implicati nei processi formativi e produttivi è costituito dal FabLab (fabrication laboratory), un vero e proprio luogo fisico di sperimentazione e incontro tra vecchie e nuove professioni. Tale struttura, forte della storia dell’Istituto Meroni, capofila del progetto, e della vocazione del territorio, punta all’eccellenza nel settore del legno-arredo-design, ma si propone come punto di riferimento per l’innovazione anche nel settore elettronico-informatico-metalmeccanico. Un laboratorio territoriale da intendere come una bottega moderna, uno spazio in cui poter realizzare piccoli e grandi progetti, un laboratorio di prototipazione aperto a tutti, in cui la tecnologia è collaborativa e, soprattutto, diffusa. Un po’ come le botteghe di un tempo, vero nodo di un’economia locale, in grado di unire tutti gli attori di un territorio; ma dotato di una serie di strumenti computerizzati che lo renderanno in grado di realizzare, in maniera flessibile e semi-automatica, un’ampia gamma di oggetti, tra cui anche quei prodotti generalmente considerati di appannaggio esclusivo della produzione di massa. L’idea di fondo è quella di un artigiano digitale con competenze innovative, utili a molteplici aziende del comparto del territorio, sia nella fase di progettazione-produzione, sia nella fase di progettazione-marketing.